Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 132 — |
appena vide Remigio si alzò. Ma, poi, visto anche Chiocciolino, voltò le spalle e finse di guardare giù nel campo. Chiocciolino, ora, aveva alzato la voce sempre di più e dava bastonate alla siepe. Ma, giunto al cancello si fermò e disse:
— Badi che io son fatto come i coltelli: se mi prendono per il manico, mi adoprano come vogliono; ma se mi prendono per il taglio, faccio fare sangue.
Anche Remigio era fuori di sè dall'ira, e gli rispose:
— Come vi piace di più! — Ed entrò nel cancello.
Chiocciolino stette a vederlo andare fino ai cipressi; poi, con la punta del bastone, tracciò una croce sulla polvere della strada, giurando:
— Vorrei prima crepare che dargliela vinta. Non mi scordo d'essere Chiocciolino!