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specie. Io ci farei soldi a palate. Ma lei, se non saprà fare, manderà in malora tutto. E non dia retta agli assalariati. Quella è gente che non ha voglia di lavorare e son contenti di riscuotere il salario alla fine del mese. E, poi, ha calcolato quanto le rubano?
— Mi rubano?
— Dia retta a me. Quando lei non li vede, crede che stiano con le mani alla cintola? Io scommetto che le prime frutta se le son mangiate loro; scommetto che gli ortaggi ne hanno più loro di lei. E badi anche al fieno che ha riposto in capanna; perchè, a farne sparire qualche carro, ci vuol poco.
— Ma ci guarda anche la mia matrigna!
— Quella? Quella non capisce niente. Era meglio se suo padre aveva sposato la Cappuccini o un'altra qualunque. Io la conosco meglio di lei. E anche il podere lo conosco meglio di lei! Perchè, scommetto, lei non sa nè meno quanti pioppi sono suoi di quelli lungo la proda della Tressa.
— Ancora non li ho contati.
— Lei non sa che qualità di vitigni sono nella sua vigna. Ma io lo so. Lei non sa nè meno quanto fieno è nella sua capanna. Ma io lo so. Si provi a dirmi quante sacca di grano lei avrà?
Remigio dovette confessare che non lo sapeva.
— Allora glielo dico io. Lei ne avrà da