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E lo lasciò. Ma rifece la strada, lo riprese sotto il braccio e gli disse:
— O lei voglia o no, io e lei è destinato che doventiamo amici.
Remigio non capiva; e, ricordandosi ch'egli era mezzo epilettico, avrebbe voluto fare a meno di quella conversazione. Inoltre, non poteva perdonargli d'aver fatto da testimonio; e, per quanto non sapesse spiegarsi com'egli potesse aver saputo da suo padre certe cose degli interessi, non poteva rassegnarsi a credere che il sensale dicesse la verità. Inoltre, Remigio, timido e inesperto, non si credeva in diritto d'indagare, con qualche mezzo, quanto fosse sincero; e aveva anche paura di dire qualche cosa che poteva magari comprometterlo. Allora taceva tutto mortificato. A quelle parole, aveva guardato, sorpreso, il sensale. Ma questi, quasi pigliando gusto a parlare, seguitò:
— Il mio scopo di fare amicizia con lei è questo: con suo padre, gli ultimi mesi della sua vita, siamo stati un poco freddi e forse lui mi odiava. E anch'io l'ho odiato. Ora sarebbe bene che io e lei, invece, fossimo amici, con lo scopo di mettere un pietrone su le cose passate; perchè avrei piacere di non odiarlo più da morto.
Chiocciolino era capace di fare questi cambiamenti, come sarebbe stato capace, dopo qualche settimana o meno, di tornare