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dito bianchiccio sparso di peli su la prima falange e terminato da un’unghia acuta, lucida, un po’ livida come l’unghia dei quadrumani. Le sue parole penetravano nell’orecchio dello Sperelli con uno stridore atroce.
― Questa edizione olandese di Petronio è magnifica. E questo è l'Erotopaegnion stampato a Parigi nel 1798. Conoscete il poema attribuito a John Wilkes, An essay on woman? Eccone una edizione del 1763.
La raccolta era ricchissima. Comprendeva tutta la letteratura pantagruelica e rococò di Francia: le priapèe, le fantasie scatologiche, le monacologie, gli elogi burleschi, i catechismi, gli idillii, i romanzi, i poemi dalla Pipe cassèe del Vadè alle Liaisons dangereuses, dall'Arètin d’Augustin Carrache alle Tourterelles de Zelmis, dalla Descouverture du style impudique al Faublas. Comprendeva quanto di più raffinato e di più infame l’ingegno umano ha prodotto nei secoli per comento dell’antico inno sacro al dio di Lampsaco: Salve, sancte pater.
Il collezionista prendeva i libri dalle file dell’armario, e li mostrava al giovine amico, parlando di continuo. Le sue mani oscene si facevano carezzevoli intorno i libri osceni rilegati in cuoi ed in tessuti di pregio. Ad ogni tratto sorrideva sottilmente. E gli passava nelli occhi grigi il baleno della follia, sotto la enorme fronte convessa.
― Posseggo anche la edizione principe degli Epigrammi di Marziale, quella di Venezia, fatta da Vindelino di Spira, in-folio. Eccola. Ed ecco il Beau, il traduttore di Marziale, il comentatore