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Ludovico Barbarisi e il principe di Ferentino secondavano le dame. Il marchese di Mount Edgcumbe si prendeva cura d’annojare il suo giovine amico chiedendogli notizie intorno le prossime Vendite e parlandogli d’una rarissima edizione del romanzo d’Apulejo Metamorphoseon da lui acquistata pochi giorni innanzi, per mille cinquecento venti lire: ― ROMA, 1469, in folio. ― Di tratto in tratto egli s’interrompeva per seguire un gesto di Barbarella; e passava ne’ suoi occhi lo sguardo del maniaco e nelle sue mani odiose un tremito singolare.

L’irritazione, il fastidio, l’insofferenza in Andrea arrivarono a tal punto ch’egli non riusciva più a dissimularli.

― Ugenta, siete di malumore? ― gli chiese la Ferentino.

― Un poco. È malato Miching Mallecho.

E allora il Barbarisi lo annoiò con molte domande su la malattia del cavallo. E poi il Mount Edgcumbe ricominciò col Metamorphoseon. E la Ferentino, ridendo:

― Sai, Ludovico, ieri, al concerto del Quintetto, lo sorprendemmo in flirtation con una Incognita.

― Già ― fece Elena.

― Una Incognita?― esclamò Ludovico.

― Sì; ma forse tu ci potrai dare informazioni. È la moglie del nuovo ministro di Guatemala.

― Ah, ho capito.

― Dunque?

― Io, per ora, non conosco che il ministro. Lo vedo giocare al Circolo tutte le notti.