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dall’anima mia, ascoltando le parole d’uno Spirito invisibile che un tempo si fosse nutrito dell’anima mia.
Odo ancora le parole soavi e tremende.
Egli diceva: ― Io rinunzierei a tutte le promesse della vita per vivere in una piccola parte del vostro cuore...
Diceva: ― ... fuor del mondo, interamente perduto nel vostro essere, per sempre, fino alla morte...
Diceva: ― La pietà che mi venisse da voi mi sarebbe più cara della passione di qualunque altra...
― La sola presenza vostra visibile bastava a darmi l’ebrezza. Io la sentiva fluire nelle mie vene, come un sangue, e invadere il mio spirito, come un sentimento sovrumano...
27 settembre. ― Quando, sul limite del bosco, egli colse questo fiore e me l’offerse, non lo chiamai Vita della mia vita?
Quando ripassammo pel viale delle fontane, d’innanzi a quella fontana, dove egli prima aveva parlato, non lo chiamai Vita della mia vita?
Quando tolse la ghirlanda dall’Erma e la rese a mia figlia, non mi fece intendere che la Donna inalzata ne’ versi era già decaduta e che io sola, io sola ero la sua speranza? Ed io non lo chiamai Vita della mia vita?
28 settembre. ― Com’è stato lungo a venire, il raccoglimento!
In tante ore, dopo quell’ora, ho lottato, ho