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nella finezza, nella cautela, nella sagacità. Questo suo intendimento gli pareva bene espresso in un sonetto d’un poeta contemporaneo che, per certa affinità di gusti letterarii e comunanza di educazione estetica, egli prediligeva.
Sarò come colui che si distende |
Ma la “ευλαβεια„, se può valere ad escludere in parte dalla vita il dolore, esclude anche ogni alta idealità. La salute dunque stava in una specie di equilibrio goethiano tra un cauto e fine epicureismo pratico e il culto profondo e appassionato dell’Arte.
― L’Arte! L’Arte! ― Ecco l’Amante fedele, sempre giovine, immortale; ecco la Fonte della gioia pura, vietata alle moltitudini, concessa alli eletti; ecco il prezioso Alimento che fa l’uomo simile a un dio. Come aveva egli potuto bevere ad altre coppe dopo avere accostate le labbra a quell’una? Come aveva egli po-