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Il parallelismo di Clifford negli spazii ellittici | 67 |
punto , in modo che le coordinate del punto siano Demartres dimostrò pure che, se è il raggio del cerchio stesso, il binomio è una costante. E allora tutto il resto della discussione di Demartres si può evitare con una semplicissima considerazione; consideriamo infatti la sfera di centro e raggio ; poichè rispetto al triedro mobile l’equazione del cerchio, corrispondente è
,
si verifica subito che questo cerchio taglia la nostra sfera in punti diametralmente opposti. Ora se noi rappresentiamo in modo conforme uno spazio a curvatura costante sullo spazio piano in modo che la sfera rappresenti l’assoluto, i cerchi in discorso corrisponderanno a rette dello spazio curvo; e la nostra superficie cerchiata avrà per immagine nello spazio curvo una rigata, per cui le rette formano una famiglia isoterma; che è quanto si voleva dimostrare. Chiameremo con Demartres tali superficie, superficie isocicliche; avremo allora:
“Il problema di costruire le superficie isocicliche degli spazii a curvatura costante (o in particolare dello spazio piano) coincide col problema di determinare tutte le curve a torsione costante di uno spazio a curvatura costante„.
E allora ci restano da risolvere due questioni: l’una di trovare le formule effettive che permettano di passare da un problema all’altro; l’altra di interpretare questo teor. applicato allo spazio piano con la sola metrica euclidea; ciò che naturalmente è la cosa più interessante.
Sia dunque la superficie isociclica dello spazio piano definita dalle due forme
,
e siano le i cerchi costituenti la solita famiglia isoterma. Sarà la curvatura assoluta delle , funzione della sola ; la torsione delle sempre nulla. E detto l’angolo tra la