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50 G. Fubini


Sostituendo poi a , i valori dati dalle formule di Codazzi si ottiene un’identità in , .

Tolti i termini così dimostrati nulli, per far vedere che la curvatura dell’elemento è , basta far vedere che:

Sostituendo a , i valori ricavati dalle equazioni di Codazzi, l’equazione precedente diventa l’equazione di Gauss

L’avere qui 2 equazioni in luogo di 3 (2 di Codazzi e 1 di Gauss) è dovuto all’essere sottintesa la che esprime essere equivalenti parti corrispondenti delle due immagini.


§. 18. L’angolo che due elementi corrispondenti (su due superficie polari) , formano tra di loro è subito misurato quando si pensi (§.2) che la direzione coniugata di in è appunto la retta duale di ed è quindi parallela ad nei due sensi; quindi gli angoli di con sono uguali o supplementari a quelli di con .

Se è tangente a una linea di curvatura per , essa è normale a in ambedue in sensi (e quindi incontra ). Ora noi vogliamo studiare ciò che avviene per l’angolo di elementi corrispondenti su una superficie e sulla immagine piana (costruita in un