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34 | G. Fubini |
minori di terz’ordine appartenenti alla matrice formata dalle tre prime colonne per i minori complementari. Se noi indichiamo con e con gli elementi lineari delle due immagini piane, e poniamo , (supposti non nulli) facilmente troviamo i valori dei suddetti determinanti del terz’ordine.
Si avrà p. es.
ecc. ecc.
Indichiamo con il determinante
e con quello che se ne ottiene mutando i segni dell’ultima colonna; e analogamente poniamo e uguali ai corrispondenti determinanti per il secondo elemento lineare. Si vede allora subito che la condizione affinchè la nostra congruenza sia si ottiene ponendo uguali la espressione ottenuta aggiungendo ad la somma dei termini di moltiplicati rispettivamente per i minori complementari dei termini corrispondenti di e l’espressione che si deduce da questa scambiando ed , ed , e .
Vogliamo ora esporre un’altra applicazione dei nostri principii alla teoria delle congruenze, e precisamente al concetto della “densità„ di una congruenza in un punto. Per definire questa densità in un punto il Fibbi procedeva nel modo seguente.
Si segni sul piano normale in al raggio corrispondente della nostra congruenza un intorno infinitesimo di , e sulle rette della