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18 | G. Fubini |
“Le rette di un complesso lineare sono quelle e tutte quelle, per cui è costante , dove e sono gli angoli che una di esse forma con una retta fissa„.
Questa retta colle notazioni precedenti sarebbe la retta i cui parametri sono , , ,
Anche nello spazio curvo vale dunque il teorema:
“Un complesso lineare ammette sempre una retta tale che i movimenti elicoidali attorno a essa riportano il complesso in sè stesso„.
Si vedrebbe pure facilmente che il luogo dei punti tali che l’angolo delle parallele tirate per uno di essi a una retta fissa è costante, è una rigata di Clifford, e si avrebbe così una generazione delle rigate di Clifford, per mezzo dei movimenti elicoidali attorno a una retta; generazione identica in fondo a quella data dal prof. Bianchi nella memoria più volte citata; essa però, vista in questa forma differente, si può interpretare proiettivamente così:
“Le proiettività che lasciano fissa una quadrica e due suoi punti portano un punto qualunque dello spazio nei punti di una quadrica che ha comuni con la precedente le generatrici per „.
Oss. Non è possibile, a mio credere, definire il parallelismo di piani, che, per la legge di dualità, porterebbe a definire insieme il parallelismo di punti; si può però definire il parallelismo di elementi (insieme di punto e piano che si appartengono). Diremo così che l’elemento definito dal punto e del piano è parallelo all’elemento quando esiste uno scorrimento che porti in in , in .
Il piano è generato dalle parallele tirate per alle rette di passanti per .
La distanza da a è uguale all’angolo di con .
Le normali in ad e in a sono parallele.