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16 | G. Fubini |
nelle quali formule intendiamo con i parametri di una retta e con i parametri omologhi dell’altra. Questa definizione scaturisce spontanea dal seguente teorema:
“L’angolo di una coppia di rette complanari e quello delle parallele tirate ad esse da un punto qualunque sono uguali, purchè le due parallele siano tirate in un medesimo verso„.
Infatti, esiste allora uno scorrimento (destrorso o sinistrorso a secondo del senso del parallelismo) che porta il punto comune alla prima coppia di rette nel punto , e la prima coppia di rette nella coppia di parallele per il punto .
Il teorema si può dimostrare anche analiticamente: Se le rette date sono le rette il loro angolo è definito da ; l’angolo delle parallele tirate dal punto è dato da
oppure da
a seconda del verso del parallelismo; l’identità (8) ci dimostra che è in ambi i casi .
E allora si vede che gli angoli definiti dalle
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non sono altro per le (10) che gli angoli formati dalle due coppie di parallele tirate dal punto alle due rette date in un verso o nell’altro; e per teor. precedente si vede che invece di tirare queste parallele dal punto si possono tirare queste parallele da un punto qualunque dello spazio, senza che per questo muti la determinazione dell’angolo.
Se le due rette sono le rette e abbiamo per l’angolo delle due rette la seguente formula:
oppure la