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74 ATTO SECONDO.
SCENA TERZA.
Nicodcmojc Giofeppe.
SOn pur fatij gli Hebrei, fon pur nel fangue Del’ Agnello di Dio bagnati, e molli, Cli han pur tolte la vita, e al fuo morire Con modi horrendi, e Urani V'ha» fofpirato i Cieli,e gli elementi: Hi ancor de noHri Prencipi v’ì alcuno, Che del commtffo error fi dogliamo penta.
Si che temo,Giofeppe,che non lungi Sia lanoflra roHina,cbe pur troppo Orane i ferrar, troppo ta colpa infame.
GÌo. Nicodemo tu fai.cf/egli'lpredifie Pacanti in quel trionfo,in quell’ingrefio, <Thumilmente fupcrLo, I fantamente altiero Soura’l nudo animai fece tra noi, Quando del noflro mal certo, e pre/ago, Vedendo tutta la Città ridente, Angofcin tal dentro’l fuo petto accolfe, Che nel rifo commun pianfe, e fi dolfe.
Rie. Io non diro ch’ei fia ligliuol di Dio, Hi diro,che non fia,ctc'ltncHoccrc Dubbiofo in quefia, e'n qtla parte inelAna.
Dirò,che da Dio venne, e eh'à Dio piaeque Vie più d'egn'vinche douegli altri orando Teano piedigi.ei commandaua,eal cenno Cbedman di luii» Ttrra,t'l Culo.