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Ma ricomincia à intenebrirsi’l Cielo,
E sotto i piedi miei tremar la terra:
E ben convien, che mentre spasma, e more
Il Dio de la Natura, anco dimostri
I suoi sintomi, e parosismi il Mondo.
Nè vi turbiate voi, spirti divoti,
Ch’à questi ciechi, e spauentosi horrori
Succederà più risplendente il giorno;
Che, chi per voi morio,
A’voi farà nel terzo dì ritorno.
Mirate in tanto il mesto ufficio, e pio.