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scena settima. i9?
Hcr camini ciafcun pian piano, e in tar. ta Con dtfufati accinti Rincominciali mico il voflro canti.
Il Choro de Demonij.
CAnùtim Tartarei fpirti Trà quifii aridi mirti Dtl traditor meluaggia Il drfperata,» mi ftr e paraggi».
Cantiam Tarlarti numi 1 fuoi rari cofìumi, I le maniere accorte Cht dtì cò'l bacio al [uo Signor la morte* £ via getto l'argento ; Perche non fù contenta Dopò la rotta fedi Per si grand’opra hauer si vii mercedi Ma da noi gli fù offerto - II premio pari al merla ; C’hor la fua forte ì tale, Chi non hà colà giù fortuna eguale »
Tacciar» dunque,che quanti Kafceran d’hoggi innanti, Ritreuin lor venni/a, Voue l’Alma di Giuda hà/ef altura 2 £ Qui
