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Nelle regioni più orientali nacque anche in gran copia il cipresso, e le sacre carte che indicano questa pianta col nome di ברותים giusta la versione de’ settanta e la vulgata, conservano menzione di quelli che sorgevano sulla porzione del Libano chiamata Hermon1. È noto che il dottissimo Bochart intender volle del cipresso quel עצי גפר hetz gopher, di cui l’Onnipotente ordinò a Noè che si formasse l’arca, e per ragioni di questa sua interpetrazione adduceva sì l’abbondanza di quel materiale nel luogo ove l’arca fu costruita, e si pure la somiglianza tralla detta voce גפר, ed il greco κυπάρισσος2. Nè può negarsi invero che questa etimologia sia assai più plausibile di quella che gli scrittori greci assegnar sogliono a κυπάρισσος, che credono così detta perchè produce tra loro uguali i suoi rami (ἀπὸ τοῦ κύειν παρίσους τοὺς κλάδους)3. Ma per altri motivi, che sarebbe qui lunga cosa additare, l’opinione del Bochart non è stata seguita da altri eruditi orientalisti4, comechè essa siesi tratto l’assentimento del-

    del Citerone. Ovidio al contrario dipinge la valle Gargafia, nella quale Diana si bagnava, acuta densa cupressu (metam. lib. III v. 155).

  1. Sirac. cap. 24 v. 13. Vedi il hierophyticon dell’Hillero parte I cap. 40 ove si cita anche l’autorità di S. Geronimo comment. in Isai. 60 et Ezech. 27 per provare che il cipresso nasceva nel Libano. Del cipresso fassi pur menzione nello stesso libro del figlio di Sirac cap. 50 v. 11 e nel cantico di Salomone cap. 1 v. ult.
  2. Phaleg lib. I cap. 4.
  3. Didimo presso Servio ad Aen. lib. III v. 64, Eustath. ad Homeri Boeotiam pag 274 edit. rom., Geopon. lib. XI cap. 4 ed ivi le note.
  4. Vedi l’Hillero nel luogo già citato.