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che in altre monete di Damasco vedesi il tipo d’un fanciullo allattato da una cerva, ed in questa occasione eruditamente rammentò l’origine arcadica che Stefano dà a Damasco1, e come Telefo arcade fu creduto padre di Ciparisso2. Ma più che in ogni altro monumento, chiarissima è la significazione solare del cipresso nelle monete di Heliopolis altra città della Celesiria, nelle quali vedesi il cipresso tener luogo del nume stesso, cui è dedicato, e che alla città avea dato il nome, eretto invece del suo simulacro nel tempio di esso3.
Nessuno ignora il marmo con iscrizione greca e palmirena eretto ad Aglibolo, e Malacbelo (Luno ed il Sole), o secondo l’Eichhorn al solo Luno, nel quale il cipresso è scolpito tra due figure4. Nell’altro marmo pur figurato con iscrizione latina e palmirena eretto SOLI SANCTISSIMO da Ti: Claudio Felice, da Claudia Helpis, e dal loro figliuolo Ti: Claudio Alipo, vedesi anche nell’un de’ lati scolpito un cipresso, che fu malamente inteso per un lauro o per un pino dallo Spon, e da’ rami del quale uscir vedesi un fanciullo che colle mani elevate sostiene la parte anteriore di un quadrupede5. Il padre Giorgi illustrando ambedue questi monumenti che trovansi ora
- ↑ S. v. Δάμασκος.
- ↑ L. c. pag. 332.
- ↑ Sestini descr. p. 528, Eckh. doctr. tom. III pag. 335, Mionn. tom. II pag. 302 segg.
- ↑ Spon. recherches curieuses pag. 59 et miscell. erud. antiq. p. 1.
- ↑ Spon. rech. p. 69, 70 et misc. p. 3, 4. Veggasi ciò che scrive l’Eichhorn comment. soc. reg. gotting. vol. VI p. 98 et 117.