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in una delle quali pubblicata pur dal Sestini1 con testa e leggenda di Settimio Severo scorgesi un tempio sopra un monte, alle radici del quale è da un lato un cervo, dall’altro un cipresso. In una medaglia, riportata dall’ab. Sanclemente2, della città medesima con testa e leggenda di Giulia Domna vedesi lo stesso tempio sul monte, con cipresso dall’un de’ lati e lauro dall’altro. Il Sestini illustra il cervo rappresentato sulla sua moneta con ricordar quello, che fu causa della morte di Sarone Re di Troezene, dal quale narra Pausania3 che fu presso il lido del mare edificato un tempio ad Artemide Saronia, e che in esso fu egli stesso sepolto. Ma se questo tempio per espressa testimonianza di Pausania era sito presso il mare, non sembra che possa ravvisarsi nel tipo delle indicate monete di Troezene, che lo rappresentano invece sul vertice di un monte. Crederemo adunque piuttosto che in quelle monete abbiano i Troezenii rappresentato alcuno de’ templi di Apollo ch’erano presso di loro, de’ quali Pausania ne rammenta due, cioè quello di Apollo Teario, che dicevasi edificato da Pitteo4, e quello

  1. Descript. num. vet. pag. 215, segg.
  2. Mus. Sanclem. tom. II pag. 299 tab. 25 n. 235.
  3. Επὶ θαλάσσῃ τελματώδει, καὶ ἐπιπολῆς μᾶλλον, ὥστε καὶ Φοιβαία λίμνη διὰ τοῦτο ἐκαλεῖτο. Pausan. lib. II c. 30.
  4. Pausan. lib. II c. 51. Rimpetto a questo tempio era un edifizio nel quale dicevasi che i Troezenii avessero tenuto Oreste sino a che non fosse espiato, e presso ad esso era nato un lauro che vedevasi ancora a’ tempi di Pausania, e potrebbe quindi esser quello espresso nella moneta del Sanclemente.