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Ciparissi, sacre pure a quel nume, dovè l’isola medesima contenere boschi di cipressi sacri a quella divinità, e dovè con ciò favorire la credenza, che ivi e non altrove fosse vissuto il vago Ciparisso. E conosciuto che il nostro collega sig. cav. Bröndsted ha scoverto appunto in Ceos le rovine di un tempio di Apollo cognominato Aristeo, principale divinità di quell’isola, del quale ci ha data un’importante descrizione nel suo viaggio di Grecia1. E quindi Ciparisso, che abbiamo già veduto dirsi da taluno figliuolo di Minia e fratello di Orcomeno, ha potuto ugualmente da Ovidio e dagli autori, ch’egli avrà seguito, dirsi nativo di Cartea, facendolo dimorare e morire nell’isola di Ceo.

Ci dilungheremmo oltremodo se volessimo in illustrazione del mito ovidiano annotare tutto ciò che può dirsi relativamente alla predilezione di Ciparisso per un cervo, la quale non è certamente ancor essa senza allusione alla religione ed al culto di Apollo, cui, come si conosce, il cervo era anche sacro, e ne è quindi ne’ monumenti sovente accompagnato2. Ciò per altro non to-

  1. Voyages en Grèce 1 cah. pag. 28, 47, 51, 52, e reggasi l’iscrizione incisa nella tav. XVI.
  2. Veggasi su tal proposito ciò che ha notato recentemente il ch. sig. Rathgeber (nel bull. dell’istit. archeol. anno 1837 p. 206), ed il mio dotto amico e collega il cav. Filippo le Bas nelle sue dilucidazioni de’ monumenti d’antichità figurata raccolti dalla commissione di Morea fascic. 1 pag. 43. Egli adotta l’opinione del cav. Raoul-Rochette che nelle monete di Caulonia riconosce Apollo καθαρὴς col simbolo del cervo; la quale opinione è seguita pure dal sig. duca di Luynes (nouvelles annales de l’institut, ann. 1837 pag. 423 seg.), e da lui si conforta con una moneta di quella città nella quale è la testa di