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tratte, violate, immiserite nel tentativo di realizzazione.
Ma perchè Glorietta era così deliziosamente femminile? Chi aveva deposto del velluto attorno ai suoi occhi profondi? Chi aveva dato tanta elasticità sinuosa alla sua snella figura di giovinetta? Il passo con cui gli venne incontro, quel silenzioso passo soffocato dai tappeti, fu per lui una canzone d'amore: palpitò di tutte le grazie più fresche della giovinezza.
E le parole di sogno e di trasparenza ch'egli avrebbe voluto dirle, ebbero come un rigurgito a rovescio, si ritrassero e si spensero senza poter più emergere sui flutti densi che turbavano la sua anima.
Sentì che ancora una volta era un'immagine di vita e non di sogno, clic gli veniva incontro. Era forse l'amore che gli balzava davanti con i suoi fascini finora ignoti, con la sua maestosa magia, che ha il potere di far tremare e inchinare i più forti, gli eroi e gli apostoli. Era forse l'amore, che gli sorrideva con quei piccoli denti bianchissimi come una scala di crepitanti faville; era forse l'amore che gli offriva il dono di quelle labbra rosse e violente come una ferita urlante in una carne spenta.
Franco sentì che certamente la felicità era lì: era sul volto di quella bambina divina,