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dei preti, una degli antiquari, e una degli uomini politici (quella dei romani sembra trascurabile!) ce n'è anche una per gli amanti.1 Non sono ben distinte, queste quattro facce della nostra metropoli, ma spesso si sovrappongono o s'incrociano. Le prime due, purtroppo le più marcate, hanno avuto finora il potere di escludere altre facce che si vorrebbero vedere: per esempio, la Roma dei costruttori, produttrice, ricca ed allegra. Ma forse non tarderà ad apparire.

«Gustare Roma» è dunque una missione per certe coppie sature di letteratura moderna.

Ma con ogni probabilità esse si limiteranno a gustarne la vita attuale, in ciò che essa ha di più elettrico e fuggitivo. I tempi di Stendhal e di Goethe sono lontani, e difficilmente vedrete degli amanti di buon gusto vagare tra le rovine del Foro e incorniciare le loro taglie alla moda sotto gli Archi dei vecchi imperatori romani.

Maura e Franco vissero, per un po' di tempo soli. Vissero di carezze ardenti, di passeggiate solitarie, di colazioni in accappatoio, lei sulle ginocchia di lui, di dolci e di dolcezze, di raffinamenti progressivi, di compere

  1. Siamo nel 1915. Ma oggi c'è la "Roma di Mussolini" che ha cancellato tutte le altre.