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ressarsi alle sue conclusioni. Ma effettivamente si annoiava, e ciò lo portava dieci, venti volte al giorno faccia a faccia col suo dannato interlocutore, che gli annunziava l'amore e il crollo delle sue ostinate teorie.
Aveva congedata l'ultima amante, e adesso era solo. Arido e secco come un bosco di aceri in estate: maturo per una grande tempesta. Sarebbe stato un violentissimo incendio che avrebbe scagliato il suo pennacchio di vampe e di scintille fino alle stelle? o una lenta lunga compatta nevicata che avrebbe sepolto la sua aridità sotto una coltre di frigidissima purezza? Egli non ammetteva nè l'una nè l'altra di queste possibilità. Eccessivo nel giudicare sè e la vita, cominciava a credere sul serio di avere ormai completamente vissuto, di aver toccato il fondo di ogni esperienza, di non aver più nulla da desiderare e da conoscere. Illusione comune ai gaudenti frettolosi che hanno voluto addensare in pochi anni il loro sforzo amatorio, e che nella fretta hanno dimenticato di vedere se per caso le donne che si stesero al loro fianco possedessero una piccola cosa: un'anima....
Perciò credeva sinceramente, Franco, di essere giunto al limite della sua operosità, giacchè il numero delle amanti possedute gli sem-