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con Glorietta, e la condusse dal Prefetto e dal Generale.
In 24 ore il passaporto di Glorietta era firmato, vistato, bollato e consegnato. Solo le donne, qualche volta, hanno il potere di velocizzare il pachidermico meccanismo della burocrazia!
Alla stazione, zia Noemi, abbracciò la nipote, che aveva sul viso tutta la speranza e tutto il terrore, e le disse:
— Segui con coraggio il tuo destino di donna. Non temere mai nulla, se agisci con sincerità. Abbi fiducia nella vita!
Predica sintetica e sensata, che, venendo da una vecchia, fece a Glorietta l'effetto di una iniezione di energia.
Partì piena di coraggio e di ottimismo.
Durante il viaggio pensò a tante cose...
Anzitutto, le parve di essere una grande colpevole, una donna incosciente e indegna di vivere; aveva permesso che un uomo che l'amava profondamente, soffrisse per lei, e mentre egli si trovava nell'inferno della trincea, in pericoli incredibili, ella aveva pensato a divertirsi, a ballare, a gioire, come se la vita di Franco non l'interessasse minimamente.
Paragonava sè stessa a Franco, e di fronte a lui, così vivo e chiaroveggente, così buono, geniale ed eroico, ella si trovava co-