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Si avviarono, i tre, verso il comando della Compagnia, poco distante.
— Sono otto lunghi mesi — disse il Capitano al nuovo venuto, che gl'ispirava fiducia — che i miei Arditi agognano di salire su quella nera montagna là, il Monte S. Osvaldo, che ci guata e c'invita, e siamo convinti che la conquisteremo, non importa se a prezzo di sangue. Ma temo che le forze di cui ora disponiamo non siano sufficienti.
Difatti l'indomani mattina la Compagnia Baseggio, con la sua Sezione Mitragliatrici, più una Compagnia Mitragliatrici e tre Compagnie di Fanteria, mosse all'attacco di Volto; ma senz'altro risultato che di perdere molti uomini in un attacco non bene preparato, e di dover ripiegare sulle proprie posizioni.
Il Capitano decise allora che il 5 mattina, lasciate due Compagnie dell'84 a fronteggiare l'ala destra e il centro del trincerone per impedire infiltrazioni e aggiramenti del nemico, avrebbe tentato l'assalto a fondo sulla sinistra del trincerone, davanti alla quale il terreno permetteva di avvicinarsi al coperto. La notte del 4 al 5 fu per tutti triste e insonne; molti erano i feriti e i morenti, e il pensiero del domani gravava su tutti perchè gli Arditi sentivano nel loro Comandante il proposito deciso di conquistare ad ogni costo il