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co esitò un poco; poi, saggiamente, da buon cacciatore, giurò. E si portò a casa sua donna Lauretta. Nel lasciarsi, si dissero addio, si baciarono un'ultima volta ad occhi chiusi, un paio di lagrime sgorgarono da quelli della donna che alla fine, con un gesto risoluto e quasi disperato, se une andò... per sempre.
Senonchè tre pomeriggi dopo, mentre Franco pensava a lei, passeggiando nervosamente e fumando la pipa altrettanto nervosamente, Lauretta, la signora di primissimo rango, moglie rispettata ecc., ecc., tornò a fargli visita, e atteggiando il volto al più misterioso dei misteri, gli declamò che sarebbe stata sua ancora una volta, ma una volta sola, l'ultima, per sempre.
E Franco se la pigliò «per l'ultima volta» senza protestare, rigiurando che l'indomani sarebbero stati l'uno per l'altro due sconosciuti.
Ultimo addio, ultime lagrime, ultima e irrevocabile rinunzia.
Il terzo dei loro convegni... definitivi, ebbe luogo due giorni dopo; il quarto, il pomeriggio seguente. Poi ci fu una sosta di una settimana, causa una fortissima tonsillite sopraggiunta a donna Lauretta.
In questo intervallo silenzio assoluto. Franco che non sapeva della tonsillite, l'attese tutti i pomeriggi, passeggiando e fumando