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— Dal chiuso del proprio cervello si può indovinare tutto il mondo.

— Illusione! Anch'io credevo così, prima. È bastato che appena sfiorassi la realtà, per capire che il cervello non sa niente finchè i sensi non hanno conosciuto. Bisogna uscire, uscire, ed osare. Voi non osate, voi avete paura: ecco tutto.

— Osare che cosa?

— Il contatto diretto con le cose, con la materia tanto odiata. Le magnifiche forze che sento latenti e addormentata nel fragile scrigno del vostro corpo adorabile, non osano schiudersi per paura che il sole della vita le abbagli. Ma voi barate alla vita. Ed essa si vendica. Attenta, Glorietta: essa ha pronte per chi non osa delle vendette piene di sottile perfidia.

Poi, la fanciulla prese il suo violino, e lo fece fremere con un'arte magica, misteriosa, terribile, in cui vibravano delle strane potenze, e che aveva un fascino nuovo, insospettato.

Egli non potè fare a meno di notare che in quella musica scorreva una fluida sensualità, accentuata da gridi di passione smisurata, che smentiva perfettamente tutte le parole e i programmi della fanciulla. Si sarebbe detto che nel violino passava singhiozzando la