Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/189


— 187 —

che ci dà con semplicità delle angoscie autentiche e degli autentici godimenti! Quando smetteremo di mentire a noi stessi, e di lasciarci illudere da quelle tali atmosfere superiori, che sono unicamente il rifugio degli sconfitti di questa? La realtà contiene anche il cielo, come la carne contiene lo spirito. La realtà è il cristallo sapiente e colorato, attraverso il quale si può aver idea del fluido che racchiude. Io non posso più condividere, amica, i vostri sconfinamenti, le vostre evaporazioni, attraverso le quali purtroppo devo leggere talvolta la paura di vivere, una paura da solitari impotenti».

Ed ella rispondeva:

«No, caro amico lontano, la realtà non è che volgarità. Ed io la fugge con orrore. Nessun desiderio in me, se non di ascoltare. Ma che posso farci se tutto in me è ostile ad una forma di vita concreta e sensuale? Bisognerebbe che io sapessi morire, ecco. Sarebbe così bello sfaldarsi accuratamente di queste pesantissime vesti goffe e impacciose, e vibrare lietamente con la mia «unica» anima liberata!».

*

Era stata veramente infernale quella sua prima notte di trincea che si era iniziata così tranquilla e bonacciona. Anche la guerra fa