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da del colore dei capelli, in un salottino segreto, qualcuna spuntava con un sorriso particolare, brillava di un lampo più vivo, lo premeva con un piccolo peso di seduzione che approfondì nelle sue carni un ricordo discretamente più tenace e nostalgico.

Erano le amanti caratteristiche, quelle che possedevano una dose qualunque di personalità. Non troppe: quattro, cinque, sei: ciò che bastava a soddisfare quel bisogno di selezione che esisteva anche in lui, benchè devoto alla varietà: quattro, cinque, sei, il cui fascino riunito non riusciva a sostituire il fascino di quell'una che gli mancò per tutti quegli anni.

*

Nerina, la piccola modella dalle carni delicate come petali di rose, gli si era data in una sera di gennaio in cui era corsa da lui per confidargli che il pittore suo amante, amico intimo di Franco, l'aveva abbandonata. Dopo una lunga conversazione virgolata di lagrime, complice un temporale sopravvenuto con paraninfica opportunità, Nerina si decise a passare la notte presso di Franco, che, la notte, aveva l'abitudine di andare a letto.

E dopo quella, ne passò molte altre, con e senza temporale, ma sempre con molte lagrime e molti singhiozzi. Era la caratteristi-