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co amabile, tu hai eccitato la sua gelosia, il suo orgoglio, i suoi puntigli. Non si fa così, quando si vuol liberarsi di una donna.
— Lo so, è più facile conquistarle, le donne, che disfarsene.
— Naturale! Guai a far capire a una donna innamorata che la si pianta per un'altra! È l'unico modo per non levarsela più di torno.
– Ma se....
— Lasciami dire. Me ne intendo. Tu dovevi tenere segretissimo lo scopo del tuo viaggio, non lasciare quella lettera sul tavolo, telegrafarle ogni giorno da Ferrara, tenerla tranquilla e soddisfatta. Non avendo preoccupazioni su di te, sapendosi amata in pieno, si sarebbe prestata senza sforzo a un nuovo flirt, che avesse per lei un sapore di novità, di bizzaria, una cosa che eccitasse la sua curiosità di donna poco vissuta. Io me la sarei lavorata a meraviglia in quei quattro giorni: e l'ho anche fatto. Ma tutto il mio sapiente destreggiamento (corse in automobile, cenette in gabinetti riservati, tea-rooms alla moda, teatro di posa, contatti nuovi, ostentazione della mia potenza di direttore...) era inutilizzato, paralizzato dai fieri colpi che tu le vibravi alle spalle. Credimi, è tutta colpa tua se finora non ho potuto portartela via.