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ia di dare!... Che cosa non ti darei, se ciò valesse a tenerti! Ma purtroppo sento che ti perderò, e che questo accadrebbe anche se avessi molti milioni da offrirti...
Franco si alzò nervosissimo.
— Ti prego di smettere, e di non tornare mai più su questo argomento. Siamo intesi?
Maura lo abbracciò, ridendo.
— Hai ragione. Sono pazza, scusami. Però, credi, Del Grippo mi tenta. Non mi seccherebbe mica guadagnare tremila lire al mese. Noi abbiamo dei debiti, amico mio, e io mi sono ficcata in testa di pagarli. Sì, sì, sì.
— Maura! Ho detto che ti proibisco...
— Quest'argomento.... Va bene: ora basta. Vieni qui, bevi un bicchierino di Cherry.
— Grazie, non mi va.
— Ma bevi dunque, smorfioso!
Franco non bevve. Allora Maura gli si sedette sulle ginocchia. All'orecchio:
— Non hai nulla da dirmi stasera?
Franco la baciò tra i capelli.
– E poi?
Franco la baciò alla gola, sotto l'orecchio.
— E poi?
Franco la baciò sulla bocca con forza. Maura prese quel bacio come un frutto ghiottissimo.
— Ah — sospirò — che desiderio di esser rapita!