Sii te in te stesso al par d’un vaso sacro
D’olocausto, di fede e di speranza;
Vedi, il fumo pare acro,
Ma il turibolo danza.
Non ispegner per tema o per ristoro
Quell’incendio divin che ti fa egro,
Non far che il carbon d’oro
Si muti in carbon negro.
Anzi affronta gli spasmi ed il martíro,
Cerca nell’ansia del tormento occulto
Dopo il duol del sospiro
L’estasi del singulto;
Troverai qualche vero. È la tempesta
Esultazione a chi non sa temerla,
E sulla duna resta
Dopo l’onda, la perla.
Piangi, medita e vivi; un dì lontano
Quando sarai del tuo futuro in vetta
Questo fiero uragano
Ti parrà nuvoletta.