Sono stanco, languente, ho già percorso
Assai la vita rea,
Ho già sentito assai quel doppio morso
Del Vero e dell’Idea.
Ho perduti i miei sogni ad uno ad uno
Com’oboli di cieco;
Nè un sogno d’oro, ahimè! nè un sogno bruno
Oggi non ho più meco.
E come il bruco che rifà la seta
Colle smunte fibrille.
Rifeci il voto a una mia forte mèta
E cento volte e mille.
Carmi! poemi! liriche! ballate!
Drammi! odi! canzoni!...
Vanità! Vanità! glorie sognate!
Perdute illusïoni!