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IL LAICISMO









VV

I annunzio, o Carissimi Diocesani, il sopraggiungere della Quaresima. E poichè l’uso vuole, che nel dare tale annunzio ogni Vescovo svolga un qualche punto importante della religione, io prenderò a discorrervi dei preti cattolici. Mio proposito però non è di rilevare la dignità e l’eccellenza del Sacerdozio, che voi, o figli miei carissimi, ben riconoscete, come la riconoscono tutti senza eccezione i credenti nella divinità di Gesù Cristo e della Chiesa da Esso fondata. Non parlerò neppure degli atti santissimi dello spirituale ministero, che si compiono dai sacerdoti nei sacri templi. L’argomento di questa Pastorale è tutt’altro.

Intendo parlare dei preti nel riguardo degli uffizi loro esterni verso la società, dimostrando che l’influenza del sacerdote anche fuori di chiesa è grande, ed è legittima, ed insieme altamente benefica. Poi vi farò toccare con mano che coloro i quali osteggiano l’influenza del clero ed affermano, che i preti non debbono entrare in niente fuorchè nelle cose di