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fedeli, Maestro infallibile del Clero e del Laicato, il Papa Leone XIII.

Pare che la divina Provvidenza riservasse pei calamitosi nostri tempi l’impareggiabile Pontefice e lo conservi prodigiosamente in florida salute, perchè il mondo abbia agio di contemplare come incarnata in Lui la sapienza, la potenza e la inesauribile virtù della Chiesa di Gesù Cristo. Quanto io appena accennai sui benefizi recati al mondo per l’influenza del sacerdozio cattolico, trovasi mirabilmente riunito e splendidamente realizzato nella persona dell’attuale Pontefice. Quale grandiosa e gigantesca figura di Papa! L’azione potente di Lui diffonde il soffio cristiano da una estremità all’altra della terra. Con l’occhio dell’aquila abbraccia le nazioni tutte e penetra fin nel profondo di loro viscere ed a tutte addita la via da battere per vivere felici e gloriose. Uomo dalle grandi iniziative e conoscitore acuto delle aspirazioni e dei bisogni dell’età nostra, traccia le norme infallibili per soddisfarvi! Tutti gli errori ha combattuti, svelandone le insidie e le contraddizioni. Tutte le questioni religiose, morali, politiche, sociali ed anche economiche trattò con mano maestra e sicura, e colla luce d’una dottrina non sai se più semplice o più sublime e col magistero d’una parola inspirata e persuasiva, tutte le ha arditamente e felicemente risolte. Non mai forse come regnando Leone XIII apparve vero, che per comprendere ed apprezzare la vigoria indefettibile della Chiesa cattolica, fa d’uopo mirare al Papa. Guardando oggi al Papa, a ciò che Egli operò ed opera, si capisce pienamente quale sia il compito, quale l’ufficio, quale l’influenza verso la società tutta di quel sacerdozio, che ha il suo centro nel Papa.