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di far prevalere. Questo non si vuole e se ne ha anzi una paura maledetta. Tale fu sempre il proposito della Massoneria, che oggidì vi insiste con la massima tenacità. La guerra al prete è la guerra alla religione cattolica. E per giungere allo scopo sapete come fece?

Ha inventato un proprio sistema, che si chiama laicismo: la parola è molto brutta, ma non tanto come quello che esprime.

Il laicismo è l’esclusione del prete da ogni ingerenza in cose non sacre. I preti, dice a Massoneria, e lo predica ai quattro venti ogni giorno, i preti uffizino in chiesa, come loro sembra; ma stiano confinati lì. Fuori dei sacri templi essi han più niente da vedere e da fare. Tutto appartiene ai laici, anzi tutto deve esser laico, tutto deve essere laicizzato. La religione non ci ha da entrare in nulla. Le scuole devono essere laiche, laici gli istituti, laica la morale, laica l’educazione, laica la beneficenza, laiche le pubbliche amministrazioni, fin compresi gli ospedali; tutto laico.



Oh quanti si lasciano ingannare!

E quanti pur troppo anche fra i cattolici si lasciarono ingannare dai sofismi dei settari! E li secondarono e li secondano! Si sono bonamente persuasi, che davvero disdica ai preti, attesa la santità del loro divino ministero, d’immischiarsi di qualsiasi terrena cosa, e che il loro ufficio consista unicamente nel predicare e cantare Messa. Non hanno capito ed alcuni non capiscono ancora, che non si vogliono i preti appunto perchè non si vuole la religione. Si scaccia il prete perchè si vuole