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piccole occupazioni. 87


Una volta feci uno sperimento con una di esse. Prima sopportò la prigionia di una settimana sotto il cristallo, e poi la dimora di tre ore in fondo di un vaso pieno di acqua; e nonostante ne uscì viva: sì che credetti di lasciarla in libertà.»

Riuscì il dottore Antonio perfettamente nel suo intento di far meno lunghe e men gravi a Lucy le sue ore di confinazione a letto. Ella non era mai stanca di far domande; alle quali Antonio rispondeva con un brio che faceva grande onore alla sua pazienza d’istruttore.

Un giorno, appunto dopo una conversazione come questa, Lucy si appoggiava indietro quasi raccolta in profondo pensiero, che il dottore Antonio col suo profondo silenzio parea rispettasse. A che pensava Lucy? o pur aveva ella alcun pensiero? No, ella si godeva proprio uno di quei momenti, ne’ quali il sentimento della vita è una felicità: quando il cielo azzurro, il mare increspato, l’aria dolce, tutto par più azzurro, più splendido, più dolce, di quel che mai non sia apparso per lo innanzi. Gli occhi del dottor Antonio, dal mare sul quale si eran fissati, si volsero svagatamente e si fermarono sul contegno pensieroso della sua compagna. Ancora un momento, ed ella lo guardò: «Vi ho forse stancata?» domandò egli.

— «Ah, no!» disse Lucy in un modo veramente rassicurante. Fra domanda e risposta, la brezza vespertina sopraggiunse ondeggiante, carica dei ricchi profumi degli alberi di arancio e di limone che crescevano nel campicello sotto la finestra. «Che odor delizioso!» esclamò Lucy.

— «Delizioso davvero,» fece eco Antonio: «siete amante dei fiori?»

— «Oh, amantissima,» diss’ella. «Ne aveva una infinità a Davenne, ma niuno di odore per metà così grato come questo delle piante del giardino laggiù.»

— «Se fossi una signorina,» disse Antonio, «son sicuro che un giardino sarebbe il principale mio divertimento.»

— «Pensate così perchè siete uomo,» disse Lucy; «non sapete niente in fatto di signorine; non avete idea di quanto si fa ad esse apprendere — perchè si accorgano poi, come ho fatto io,» aggiunse con lieve rossore, «che non sanno niente.»

— «Quanto a questo,» rispose Antonio ridendo, «sono sicuro che molti giovinotti possono dire altrettanto per conto proprio.»

Vi fu un altro momento di silenzio, poi Lucy tornò al punto da cui era partita: — «M’immagino sempre» disse ella, «che i fiori d’arancio la sera odorino di più.»