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battaglia campale. | 75 |
erano confessati del pari apertamente; e l’inferiorità del suo avversario vi era implicata, se non riconosciuta. Il dottore Yorke vide e seppe far valere il suo vantaggio con gran finezza di tatto. Sir John, dopo una mostra decente di resistenza, si calmò, e diè facoltà al suo compatriota di negoziare il ritorno del dottore Antonio, con una sola condizione: il dottore Yorke dovea promettere di avere preso sopra di sè l’incarico di dichiarare, da parte dell’Italiano, che il dottore Antonio non aveva avuto alcuna intenzione di offendere. Con questa intesa, il medico plenipotenziario, dato uno sguardo di incertezza al sole, si armò d’un ombrello e uscì in traccia del dottor Antonio.
Il dottor Antonio si era ritirato alla sua tenda, o in altre parole, era tornato a casa; e rimasta la porta spalancata, il suo collega medico lo trovò che tirava di scherma disperatamente con un qualche nemico immaginario, rappresentato questa volta da una parete della sua sala di ricevimento. «Modo eccellente di sbarazzarsi del proprio malumore,» disse tutto ansante il piccolo medico; «benchè sia un lavoro un po’ duro in quest’ora sì calda.»
— «Ora calda!» disse Antonio, «ma fa un fresco piacevolissimo.»
— «Uf! permettetemi di chiudere questa finestra, se non vi spiace; mi trovo in un vero bagno di sudore. Grazie. Ci troviamo in un bell’imbroglio!» aggiunse fra sè: e dato uno sguardo ad Antonio, non si assise, no, ma cadde sopra una sedia.
— «Bellissima prova, avventurarvi per tanta strada al sole, voi che lo avete tanto in orrore!» dise Antonio. «Che volete prendere? un bicchiere di vecchio sherry, o rosolio; o, poichè siete tanto riscaldato, un po’ di vin caldo?»
— «No, vino, no; un bicchier di limonata, se volete. Uf! queste sedie non sono delle più soffici, mio caro amico,» disse il dottore Yorke facendosi vento col fazzoletto.
— «Non sono comode, eh» disse Antonio sorridendo. «Come avete lasciato miss Davenne?» domandò spremendo un limone fresco in un bicchiere.
— «Non sono di sasso come voi,» rispose il dottore Yorke incominciando il suo attacco; «così non la visitai prima di venir qui. Non ebbi cuore di andare a dirle che l’avevate abbandonata!»
— «Povera colomba!» disse Antonio con una commozione che non procedeva certamente da un cuore di sasso! «gentile come un agnello, e per di più tanto sensibile.»
— «Sì,» disse il dottor Yorke freddamente, «voi avete avuto tempo di far tutte queste scoperte.»