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— «Grazie,» disse il dottor Antonio, «ma io ho le mie ragioni per desiderare di procedere in questa materia con quanta maggiore regolarità e metodo sia possibile. Volete far grazia di permettermi di andare innanzi per la mia via?»

— «Certamente, certamente,» rispose il dottor Yorke prevedendo la tempesta nell’aria.

— «Quando vidi la prima volta la signorina,» continuò l’Italiano, «il che fu immediatamente dopo la disgrazia, la trovai giacente per terra, svenuta affatto. Riuscendo vani gli usuali ristorativi, nè essendovi alcuna esterna ingiuria visibile per ispiegare il prolungato svenimento, temetti una concussione nel cervello, e mi stava preparando a cavarle sangue, quando si riebbe; e colle esclamazioni diresse l’attenzion mia sul suo piede dritto. Esaminatolo, trovai che si era slogato la caviglia, come vi menzionai prima che la visitaste.»

Il dottor Yorke fece un espressivo cenno di capo.

— «Le avvolsi il piede come meglio ho potuto con fazzoletti, e corsi a casa a cercar l’occorrente per fasciarglielo nel miglior modo. Avete veduto la fasciatura del piede: ha incontrata la vostra approvazione?»

— «Pienissimamente,» disse il dottor Yorke, «non disgraderebbe un chirurgo di prima classe — una rara attitudine che sarebbe bene possedessero molti più dei nostri medici.»

Il dottor Antonio fece un lieve inchino, e seguitò.

— «Allora feci porre la signorina sopra una specie di lettiga — l’unico modo di trasporto che potesse sopportare; e la feci trasportare in questa casa, avvertendola che non tentasse alcun movimento, per tema di spiacevoli conseguenze. Credete voi che io sia stato troppo meticoloso?»

— «No, no, mio caro,» disse il dottor Yorke, che ad ogni dettaglio sentivasi crescere il desiderio di prevenir lo scoppio della tempesta; «le cautele non sono mai troppe, nè voi siete uomo da far un gigante da un nonnulla. Il piede è un membro troppo delicato,» continuò volgendosi a sir John, «tanto pieno di legamenti, di tendini...., in una parola, è una cosa mirabilmente intricata. Trattare un piede, gli è come camminar sulle uova.»

— «Sir John Davenne,» continuò Antonio, «era naturalmente ansioso di proseguire il viaggio, e io conobbi esser mio debito di dirgli immediatamente che, per quaranta giorni almeno, la signorina non era in caso di poter viaggiare. Credete che abbia esagerato quanto al tempo?»