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52 | il dottor antonio. |
pace, dalla parola melliflua, dall’aspetto misero, che non andava mai senza la corona in una saccoccia e lo stiletto nell’altra.
Per ogni coppia d’uomini che s’incontrassero in istrada c’era o un cantante o un bandito o un nobile spiantato, che viveva sull’ingegno; che tale era il catalogo degli elementi costitutivi della società italiana: arricchito ultimamente della fresca giunta di cospiratori repubblicani, assetati di sangue, perpetuamente congiurati contro il loro sovrano legittimo, — una nuova varietà della specie italiana, della quale sir John aveva udito parlare assai nella sua ultima dimora in Roma da un giovane principe romano, nipote di un cardinale, che ricercava molto la società degli Inglesi. Affine di studiar meglio il carattere, le abitudini e i costumi italiani, sir John frequentava solo famiglie inglesi: aveva un medico inglese, servi inglesi, e fino il cuoco inglese; mangiava pranzi inglesi, beveva vini sedicenti inglesi, e comprava a botteghe inglesi; — in una parola, sir John avea realizzato in Roma una piccola Londra a suo modo.
Quando John ritornato si presentò avanti al padrone, aveva in faccia un’espressione tanto viva di disperazione, che anco così indispettito com’era, il Baronetto mutò la meditata tempesta d’invettive nella domanda:
— «Che diavolo c’è?»
— «Sono stato a Bordighera, signore,» rispose John, «e non c’è nè carne, nè thè, nè burro da comprare! Come faremo noi?» domandò John in tono tanto compassionevole, che tre quarti d’un sorriso spianarono le labbra di sir John.
Proprio in questo punto interessante, si sentì un lieve battere alla porta, ed entrò la Hutchins col messaggio. Sir John, alquanto inquieto, passò immediatamente nell’anticamera, ove trovò il Dottore. Sir John invitò il Dottore a sedersi.
— «Questa mattina trovo miss Davenne,» cominciò il Dottore prendendo una sedia, «con una buona febbre addosso. È ciò che io mi aspettavo. E credo che ne sarebbe sollevata con una piccola sanguigna.»
Sir John, di cui uno dei pregiudizii più favorevoli era che tutti i medici italiani salassavano a morte i loro malati, sentendo questa proposizione, diè un balzo sulla sedia e disse con gran calore:
— «Sanguigna! nessuna sanguigna sotto qualsiasi pretesto; per parte mia non voglio sanguigne!»
Il dottor Antonio si fece rosso fino al bianco degli oc-