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50 | il dottor antonio. |
giorno. Glie n’era pertanto derivato un aspetto duplice, contorto, e poco naturale; molto curioso a vedersi. Invece della scala che precedentemente conduceva dal pianterreno al piano disopra, resa inutile dall’attuale mutazione; una doppia branca di massicci scalini di pietra, connessi in cima ad una larga spianata o loggia, era stata aggiunta all’esterno: e saliva dal giardino sino all’altezza della finestra di mezzo del primo piano, tagliata abbasso per servir di porta d’ingresso. Questi scalini, comparativamente enormi, e la loggia anch’essa essendo orridamente sproporzionata per la diminutiva casa alla quale si appoggiavano, accrescevano la stranezza del suo aspetto; e suggerivano l’idea dell’abito di un uomo adulto gittato sulle spalle di un fanciullo di dieci anni.
Il dottor Antonio trovò la sua malata in uno stato tutt’altro che soddisfacente. Lucy aveva appena chiuso gli occhi tutta la notte; si lamentava del dolor di testa e di una sete continua; aveva le labbra arse e il polso cattivo, — insomma una gran febbre. — «Vorrei avervi cavato sangue fin da ieri,» disse il Dottore dopo averle sentito il polso: «avete nessuna difficoltà a farvi cavar sangue?»
— «Nessuna affatto, se dite che è necessario,» rispose Lucy: «ma fareste meglio a parlarne prima a papà.»
— «Benissimo; volete dunque aver la bontà di mandar la vostra cameriera a dire a sir John Davenne che desidero vederlo?»
La Hutchins, data un’occhiata alla padrona, si mosse per andare.
— «Aspettate un momento nella vostra camera, Hutchins, prima di andare da papà,» disse Lucy, «ho da domandar prima una cosa al dottor Antonio.»
Restati soli, Lucy spalancando gli occhi scintillanti dalla febbre, li fissò acutamente sul Dottore alquanto maravivigliato, e poi disse: «Sono forse in pericolo?»
Il Dottore ridendo cordialmente:
— «Niente più di quello sia io,» rispose; «chi vi ha messo questa idea pel capo?»
— «Vi prego,» disse Lucy, «non cercate di illudermi, non mi trattate come un bambino. Io non ho paura di morire; ma se ho da morire, ne devo essere avvisata: e debbo e voglio saperlo.»
— «Avete un gran coraggio, ne son sicuro,» replicò il Dottore un po’ commosso; «ma vi posso assicurare che il vostro stato attuale non richiede per nulla l’esercizio della vostra forza d’animo. Credetemi, voi non avete maggior probabilità di morire adesso di quello che l’abbia io.»