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sua vita di medico comunale di Bordighera, — e come lo avesse incontrato in Corte, a braccietto col Re. Raccontò con semplice affetto, come l’avesse lasciata il 15 — non colla furia dello spirito di parte, ma per esporre la sua vita tentando di impedire che il fratello uccidesse il fratello; e, senza accorgersene, tradì il suo pensiero, ch’ella credeva questo Italiano il più buono, il più sapiente e il più nobile degli uomini. Ella aveva pregato Mr. X a recarsi da lei per ajutarla a rintracciare notizie del fato di Antonio. Non aveva ella altro amico in Napoli su cui confidare — voleva egli assisterla?

È un fatto onorevole per la natura umana che bastasse quella richiesta a fare sposare la causa di Antonio a quel giovine vanitoso, col calore con cui avrebbe sposata quella di un suo fratello. Egli si mostrò in tutto quel tristo periodo della storia della nostra eroina, il più disinteressato e discreto e servizievole amico. Esisteva nel cuore del giovine gentiluomo, benchè coperta di molta lega convenzionale, una miniera d’oro, la quale, a mostrare la sua ricchezza, non aspettava che l’occasione. Mr. X si era affaticato molto, ma indarno, per aver qualche indizio del fato di Antonio. Aveva adoperato ogni mezzo ufficiale, e fuor d’uffizio, fornitogli dalla sua condizione, o indicatogli dai gentili consigli del suo capo. Aveva costretto tutti i suoi conoscenti napolitani, alti e bassi, a contribuire, consapevolmente o a loro insaputa, al suo fine; egli si era fatto degli amici negli uffiziali dell’esercito, negli agenti di Polizia, negli impiegati di ogni classe e di ogni colore; — e tutto ciò con una abilità, una perseveranza e una prudenza, che non fu delusa mai una sola volta. Aveva di più, durante la lunga malattia di Lucy, mantenuto con abilità diplomatica una corrispondenza quasi quotidiana con sir John, affine di tranquillare il buon vecchio, il cui medico aveva proposto indefinitamente il viaggio di lui a Napoli.

Gli ultimi avvenimenti avevano diminuita di molto l’antipatia avuta prima per quelli ch’egli chiamava per ischerno avvocati; trasportandola invece in gran parte sopra il partito stato innanzi l’oggetto di tutta la sua simpatia. Per un caso l’insurrezione del 15 maggio aveva colto e trattenuto a forza Mr. X in una casa vicina alla barricata di San Ferdinando, ove quel giorno erasi combattuto più disperatamente che altrove. Era però stato testimone degli atti feroci commessi dalla soldatesca. Egli aveva veduti fucilati a dozzine uomini che avevano deposte le armi e domandavano grazia; — aveva veduti padri, madri, mogli e fanciulli ginocchioni, spietatamente