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l’osteria. 25


Lo sguardo e il sorriso fecero piacevole impressione nel cuore e nella faccia del Medico; il quale incidente stabilì una simpatica comunicazione, una specie di corrente magnetica, per adoperare la frase di moda, fra i due giovani: chè il Dottore era disotto ai trenta. — Che squisita cortesia di uomo, pensò Lucy. — Cuor gentile e grato, pensò il Dottore. Così ciascuno scrutò in un istante il naturale dell’altro.

L’Italiano camminava lentamente dietro la lettiga, quando il Baronetto, venendogli a lato, disse un po’ ex-abrupto:

— «Credo mio debito di presentarmivi, signore. Io sono sir John Davenne, di Davenne Hall... shire.»

Il giovine Dottore così riscosso dalle sue riflessioni, si cavò il cappello, e con un inchino grazioso abbastanza, rispose:

— «Ed io, signore, sono il Dottore Antonio, medico condotto di Bordighera.» E increspò le palpebre, come nella risposta ci fosse alcunchè di suo pieno gusto.

Sir John arricciò il naso, rilevò la bocca, proprio con quel movimento di muscoli che uno farebbe sentendo un cattivo odore: smorfia abituale del Baronetto provocato o dispiacente.

— «Poss’io domandarvi,» continuò volgendosi al suo interlocutore, ma in un modo troppo provocantemente complimentoso, per non far intravedere la profonda stizza causatagli dal non essere stato consultato in tutto quanto erasi fatto alla sua figlia; «poss’io chiedervi ove andiamo?»

— «Scusatemi, caro signore (Dio confonda la sua imprudenza, disse fra sè sir Jonh), nella mia fretta e ansietà per la signorina ho dimenticato dirvelo. Noi andiamo giù in quella casa rossa, mezzo nascosta dagli alberi;» rispose il Dottore indicando un povero fabbricato a due piani, mezzo smantellato in apparenza, posto sulla sinistra della via, a mezza strada circa dal luogo ove essi erano, e dal piccolo promontorio verdeggiante di già menzionato. — «È una mera osteria di strada,» continuò, «tenuta da gente povera, ma cortese e onesta. Vi troverete, mi dispiace il dirlo, pochi comodi, ma tutta la cura e attenzione conveniente;» e aggiunse in tuon marcato: «la cosa in questo momento la più importante, un letto per la vostra figlia.»

A giudicarne dal giuoco dei muscoli intorno al naso, sir John avrebbe fatto molto volontieri a meno di buona parte di quella vantata cura e attenzione, per aver un po’ più di comodi personali: ma non ne disse nulla. E rispose:

— «Bene, bene, i comodi poco importano; perchè come