Pagina:Il dottor Antonio.djvu/27


l’osteria. 23


ai piedi della signorina, e state bene attenti a quel che dico. Il mio posto è qui in mezzo;» e pose un ginocchio a terra volgendo le spalle a sir John e alla paziente, in modo da impedire che vedessero nulla di quanto era per fare.

— «Non vi terrò molto, nè vi farò molto male.» aggiunse volgendo per un istante il capo verso miss Davenne. E sciolti i fazzoletti, fece tenere il piede dalla Hutchins.

Lucy restò nelle sue mani quieta e passiva, con uno sguardo di fiducia splendente ne’ suoi occhi, quasi egli fosse stato il suo medico sin dalla infanzia, invece di essere stato dal caso portato vicino a lei in una strada pubblica d’Italia. Davvero che tutti gli astanti, anche sir John, parevano subir l’incanto di quell’assieme di semplicità e di forza che spirava dalla persona di lui.

Uno sforzo — uno scricchiolìo come di ossa urtate fra loro — un represso strido. — «Ecco fatto!» gridò il Dottore, scuotendo via con una scossa del capo le grosse gocce di sudore che colavano sulla sua larga fronte. — «Sentite già meno dolore, non è vero?» domandò chinandosi sopra Lucy. Povera fanciulla! era tanto spaurita che appena potea dire come si sentisse. Il piede doveva esser legato, operazione che esigeva gran cura, e portò via un po’ di tempo. Finalmente fu compita. Due pezzi fini e spianati di non so quale materia, che erano fra gl’involti portati dal Dottore (due pezzi di legno, probabilmente coperti di tela per nascondere agli astanti il suo vero essere), vennero fermati da ambi i lati del piede sopra la fasciatura per assicurarla, e tener ogni cosa a suo luogo: e tutto fu terminato.

Intanto quattro contadine, forti, abbronzite dal sole, avevano portato una sorta di lettiga primitiva con sopra materassi, e aspettavano a breve distanza dal gruppo principale.

— «Portate qui uno dei materassi,» gridò il Dottore, ordinando loro di metterlo stretto al fianco di miss Davenne. Poi aprì un lenzuolo, dicendole: «Vi faremo scorrer sotto questo lenzuolo per sollevarvi pian piano e collocarvi sul materasso, chè allora potremo alzarvi sulla lettiga senza paura di scuotere o urtare il piede. Vi prego solo di rimanervene affatto passiva nelle nostre mani; e di stare anche in guardia contro ogni involontario movimento diretto ad aiutare voi stessa o noi altri.»

— «È la seconda volta che mi date con tanto calore quest’avviso. Son dunque offesa assai pericolosamente?» domandò la signorina un po’ inquieta.