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otto anni dopo. 259

cominciò a spuntare fra la nebbia piovosa il primo di quella serie di promontorii che projettava in forma di mezzaluna una cerulea linea nel mare, la bella viaggiatrice fu tanto oppressa dalla commozione, che, ponendosi la mano al cuore quasi cercasse reprimerne i palpiti, si abbandonò sul sedile cercando di riprender fiato. Questa ultima circostanza appena abbisogna al Lettore, perchè indovini chi fosse la signora. Fuori della nostra soave eroina, chi avrebbe mostrato tanto affetto alla vista di Bordighera? Era infatti Lucy, mestamente alterata, ma pur bella — con i suoi profusi capelli biondi riccamente divisi in sulla fronte, pura e liscia come otto anni prima. Ma quale affanno, o qual dolore, gentil figlia di Albione, ha prodotto quella rete di piccole linee orizzontali fra gli occhi tuoi e le tempia? Quale mano invidiosa ha segnato quelle due linee profonde ad angolo con le estremità della tua bocca?

Lucy aveva fatto ciò che novecentonovantanove su mille signorine nel suo caso avrebbero fatto — si era maritata. Quando, mezzo scherzando, mezzo sul serio, sir John aveale dimandato la prima volta chi avesse trovato grazia agli occhi suoi fra la numerosa caterva di ammiratori affollantisi intorno alla ricca e giovine bellezza; Lucy arrossendo vivamente aveva dichiarato di non aver pensato mai a cose siffatte; e che era suo unico desiderio continuare a vivere col suo caro papà. Ciò sentendo il caro papà ridendo, aveva replicato essere una sciocchezza quella che ella diceva; — che le signorine erano nate a posta per isposare ed essere sposate. Aubrey presente a quella conversazione non fece per il momento osservazione alcuna; ma dopo uno o due giorni, colse l’opportunità di domandar alla sorella quale obbiezione avesse riguardo a lord Cleverton. Ella non ne aveva alcuna contro il Visconte, nè contro qualunque altro; solamente non aveva inclinazione a maritarsi. Egli bensì, Aubrey, era fortemente inclinato a che si facesse quel matrimonio; e se di lì a due mesi ella non avesse scelto, allora toccava a lui indovinare in cosa consistesse l’obbiezione, e a darsi buona cura di rimuoverla. Questo fu detto colla gentilezza di parole e di modi proprio del fratello di Lucy — cioè con occhi fiammeggianti, e battendo de’ piedi. Lucy non era, il Lettore lo sa, della tempera coriacea di cui sono le eroine che la fanno in barba ai loro tiranni, e scuotono in faccia ad essi fuggendo le loro catene — sui libri o sulla scena. Ella era una povera, debole, nervosa creatura, e nel suo naturale ritraeva più della canna pieghevole che della quercia resi-