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buona notte all’idillio. | 249 |
era se non una mera apparenza; e così essendo, quali potevano essere i motivi di Aubrey? Molinava la mesta fanciulla fino a dolergliene il capo; e sopra le ostilità del primo incontro de’ due giovani, e sul cenno significante datole l’indomani, e sul subitaneo cangiamento de’ modi di Aubrey.
Nè alcuna piacevole reminiscenza della prima giovinezza di lui, leniva quella penosa impressione che le destava l’uomo fatto. Aubrey aveva passati i suoi primi anni in Eton; nè delle vacanze di lui Lucy rammentava se non le paure per la sua bambola e per un suo gattino favorito, che egli facevasi un piacere di tormentare. Ma si rammentava molto chiaramente de’ sei mesi dimorati in casa, prima che entrasse nell’esercito. Da quel tempo erano sue reminiscenze e le dispute quasi quotidiane fra padre e figlio, e la sua madre tutta in pianto, e il malessere che aveva invaso la famiglia, e l’iroso sprezzo di Aubrey, e talora peggio, in contraccambio dei fanciulleschi tentativi di lei per conciliarli (ella aveva allora appena dieci anni): tali erano le immagini e i sentimenti connessi nella memoria di lei con quel suo fratello. Gli anni succeduti avevano addolcito, non cancellate quelle impressioni; e quell’Aubrey che il dì del suo arrivo stava impresso nella mente di sua sorella, non era il tipo del dovere e dell’affetto giovanile. Quello che aveva or veduto di lui, la convinceva aver l’uomo tenute le promesse del fanciullo. Lucy ne ebbe paura, appena lo vide; e il suo fare rumoroso, e i modi prepotenti, e i giuramenti frequenti, e la volgare allegria, facevano crudele impressione sui nervi di lei, e ferivano tutte le simpatie più squisite del suo naturale. Gli esseri come Lucy, di organizzazione delicata e sensibile, hanno un orrore innato per la violenza sotto qualunque forma; la quale per essi è un elemento dissolvente, qualcosa d’incompatibile colla lor natura; e di cui sentono quasi per istinto ribrezzo: come sentono ribrezzo al tocco della mano quelle piante alle quali si era paragonata miss Davenne nella sua ultima conversazione col dottor Antonio. Per ciò solo la presenza di Aubrey sarebbe stata grave per Lucy. Ma a dismisura più grave le riusciva adesso, che la fantasia le accennava possibile uno scoppio di quella violenza di cui avea tanto paura, e in una direzione da colpire chi era segno a molte delle sue più grate affezioni e del suo rispetto più sentito.
Quattro giorni dopo l’arrivo del figlio, sir John dette un pranzo di commiato, e annunziò alla piccola, ma scelta comitiva, il Conte, il Sindaco, il dottor Antonio, ecc., che