Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
buona notte all’idillio. | 245 |
rono entrambi. Nell’uscir dalla porta del giardino, Aubrey si sentì sorpreso da una violenta convulsione di riso. — «Di che ridete?» domandò sir John perplesso.
— «Oh! è una casa tanto diabolicamente goffa — ha un aspetto così a rovescio nel suo insieme! Darei non so che cosa per portarla tutta intera com’è a Londra, e mostrarla a uno scellino per biglietto. Scommetto che nessuno crederebbe che sir John e miss Davenne vi siano vissuti dentro contenti per una settimana. In verità, io credo che la Hutchins e John abbiano dimenticato persino qual sia l’aspetto di una camera decente.»
Sir John prese le parole di suo figlio come un rimprovero personale. Egli abbassò il capo.
— «A propos de bottes (Aubrey aveva fatto all’amore con un’attrice francese a Madras, e però parlava correntemente il francese, e amava mostrarlo), il vecchio Duca di B... domandò di voi.»
— «Molto gentile,» disse il Baronetto espandendosi in volto. «Come sta il vecchio gentiluomo?»
— «Sempre vegeto,» disse Aubrey; «egli si maravigliava di quello che fosse divenuto di voi, come ognuno se ne maraviglia. Lady Deloraine più di tutti, nella cui casa incontrai l’ambasciatrice di..., e la sua nuora lady Charlotte Tuicy; ambedue piene di sospetti per la vostra assenza, e disposte a entrare in ogni cospirazione per rapirvi a forza dal vostro misterioso nascondiglio.»
— «Tolga Dio che esse abbiano a mettere in atto la loro minaccia,» disse il Baronetto ringalluzzandosi. «A proposito di rapimenti, avete sentito il bell’affare della fuga di Carnifex?»
— «Al diavolo quel vil pezzente di Italiano!» sclama Aubrey. «Ho sentito tutto, ho sentito tutto.»
— «Si sono alla fine sposati?» domandò sir John con uno sforzo.
— «Sì; ma è un matrimonio che non vuol durar molto. Fanny sarà presto una vedova contenta, glie lo posso dir io.»
— «Che intendete dire?» domandò sir John attonito. E Aubrey arrestandosi a un tratto, alza, lentamente la mano dritta, la stende quasi prendendo di mira, e con uno schiattir di lingua imita lo scoppio d’una pistola. «Tom Carnifex è uno dei migliori tiratori d’Inghilterra, mio caro signore,» diss’egli sbadatamente a modo di spiegazione.
Il modo col quale fu rappresentata questa piccola scena era perfettamente naturale; c’era nell’aspetto dell’attore un non so che di tanto selvaggio, che sir John non potè