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al teatro. 227


rispetto all’abitazione, sia rispetto al proprietario. Benchè gli scuri portici e il colonnato di pietra conducenti all’interno della casa non paressero nemmeno la metà grandi di quello che fossero apparsi a luce di torce la notte precedente; pure essi, come il bruno e solido palazzo, avevano una solenne e severa apparenza, che piaceva e interessava moltissimo l’inglese. Gli affreschi delle mura consunte dal tempo, mezzo cancellati; la statua mutilata della fontana di marmo rimpetto all’ingresso; lo stemma scolpito in pietra nera sopra le porte e sopra le larghe cappe degli immensi focolari nelle stanze; tutti questi vestigi di antico splendore erano stati osservati e commentati in favore della signora Eleonora, e avevano messo in moto il bernoccolo della venerazione per le cose e i tempi antichi, che era uno de’ più prominenti sul cranio del Baronetto. Antonio, venuto per far colazione, colse d’improvviso il Baronetto, che stava in piedi col capo all’indietro, a quel che pareva, meditando sopra una specie di vecchio imbuto, con due fori sopra la porta, che il dottor Antonio disse essere un annesso di molte case vicine alla costa, fattovi per dar modo a quei di dentro di gittar bollenti materie sopra gli assalitori. L’aspetto della Castellana, che veniva allor dal giardino tenendosi per mano Lucy, compì la serie di piacevoli impressioni ricevute dal Baronetto; il quale, non potendo esprimere in altro modo i suoi sentimenti, si fece avanti frettoloso per condurre la vecchia Signora in casa con tutto il dovuto rispetto. La signora Eleonora, non solo aveva aria di gentildonna, come egli susurrò poi sottovoce ad Antonio, ma aveva ancora tutta la dignità di modi convenienti ad una dama di Corte.

La tavola fu imbandita sulla terrazza, della quale abbiamo già avuto occasione di parlare; e la signora Eleonora e i di lei ospiti si sedettero a far colazione all’ombra piacevole di una vite, la quale, condotta sopra un pergolato, ne pendeva in festoni e formava un muro di verzura da ogni lato, eccetto che dal mezzogiorno, d’onde godevasi una splendida prospettiva di marina. La signora Eleonora fece gli onori della tavola con quella facil grazia di modi, con i quali una vera signora della vecchia scuola sa tanto ben nascondere la sua instancabile attenzione e tutto ciò che può esser grato ad ogni ospite. A vederla sorridere con tanta compiacenza, a sentirla discorrere con tanta vivacità, non avreste mai immaginato che la gentil vecchia Signora avesse in cuore ferite che sanguinavano continuamente. La signora Eleonora non faceva parte di quella numerosa consorteria, che si serve delle proprie pene come