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il 15 maggio 1840. 155

Tutti i dilettanti di Bordighera, non occorre dire da chi ispirati, si riunirono sotto la loggia per dare una serenata a miss Davenne. Sir John, che non era per anche andato a letto, discese in giardino per mostrar riconoscenza del complimento, e fu accolto con rumorosi «Evviva!» Vassoi con vino e bicchieri furono presto fatti circolare fra la compagnia per le cure unite di Rosa e Speranza e John, non poco attonito; il quale, coi sopraccigli inarcati, a dispetto del suo rigido silenzio, aveva più di una volta, in queste ultime circostanze, tradito la serie di sorprese che il suo padrone gli faceva provare. Parlando della compagnia, intendiamo dire non solo de’ suonatori, ma anche di un gran numero di amatori, i quali li avevano seguiti in quella veglia ed empivano il giardino.

Lucy di dietro la persiana si godeva straordinariamente la serenata. La musica era indubitatamente buona. Ma quel che le arrecò maggior piacere che non l’introduzione alla Gazza Ladra, e alla Semiramide fu una villanella a tre voci, una delle quali era di basso profondo e soave, cara al suo orecchio e al suo cuore. Queste villanelle alquanto simili alla serenata nel Don Pasquale sono canzoni popolari nella Riviera. La melodia semplicissima nei modi, è sostenuta successivamente or dall’una or dall’altra delle voci, senz’altro accompagnamento che di poche note abbreviate delle altre due. Nel complesso è una sorta di canto di molto effetto, se le voci son buone, cosa molto comune in Italia — e pieno di melanconia. Allora Lucy cominciò a far liberamente quello, a cui avea con tanta forza resistito la mattina; e se ne tornò a letto piangendo dal fondo dell’anima. Tuttavia le lagrime non le impedirono il sonno, che fu profondo e ricreante.


CAPITOLO XII.

Nel giardino.


— «Guardate che bel tappeto ha disteso per voi la Natura!» disse Antonio pochi giorni dopo, conducendo per mano miss Davenne in giardino. La notte era stata ventilata, e per terra eravi un denso strato argenteo di fiori di arancio e di limone; dal quale usciva forte spiccata una profusione di papaveri campestri di un rosso