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il 15 maggio 1840. 151

sua propria creazione. Il proprietario del giardino aveva egli stesso condotto sir John sul terreno, e aveva messo tutte le sue piante a disposizione del Baronetto: «Una persona di buone maniere,» sir John asseriva (disgrazia che sir John non avesse questa volta un libro di memorie!), «una persona educata; che ho intanto invitato per domani alla soirée musicale.» Avendo così sfogato il suo entusiasmo, e baciata entusiasticamente Lucy, e lisciatale la guancia, e fatto osservare al Dottore quanto bene paresse all’aspetto — asserzione lasciata passare dal Dottore senza contraddire — sir John si sedette ad occuparsi delle sue lettere e delle carte. Antonio si era licenziato, e stava già alla invetriata, quando incontrossi nella figura di Speranza, seguita da sua madre: che ambedue si slanciarono innanzi a lui precipitandosi come folgori nella stanza.

Le donne piangevano entrambe, quasi soffocate dai singhiozzi; ma il loro aspetto e i gesti non erano di persone oppresse dall’angoscia del dolore. Speranza in ginocchio accanto il sofà si stringe appassionatamente a Lucy coprendole di baci e lagrime le mani e i piedi. Rosa, meno violentemente agitata, si è fermata ritta in mezzo alla stanza, ove alternativamente asciugandosi gli occhi colla cocca del grembiule, e incrocicchiando ed aprendo le mani seguita a esclamare: — «Oh caro! oh Madonna santissima! — Oh, che io sia vissuta a veder questo giorno, ohimè! ohimè!» Poco stante vien la volta al Dottore di sentirsi a baciare e bagnar di lagrime le mani; e dopo lui, tocca a sir John la stessa storia. — «Costei è pazza!» esclama attonito il Baronetto facendosi ben rosso in viso, e liberandone violentemente la sua mano. — «Sì,» dice Antonio, «è pazza di gioja. Battista è venuto, suppongo; non è vero, pazzarella?» E la pazzarella sorridendo un assenso, prorompe in un nuovo scoppio di lagrime: e prende le mani di Antonio e lo tira gentilmente verso la loggia, ove Speranza e lui e Rosa dietro a loro, spariscono allo sguardo.

— «Che gente stucchevole e ostentatrice sono questi Italiani!» osservò sir John in tono malcontento e brontolone, quasi protestando contro la sua momentanea commozione.

— «È loro naturale di sentir fortemente, ed esprimere fortemente quel che sentono,» rispose Lucy.

— «Quest’ultima parte della vostra opinione, o mia cara, non si può negare,» disse suo padre; «e però tanto peggio.»

— «Perchè, papà?» domandò Lucy.

-«Perchè,» rispose sir John seccamente, «qualunque