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sulla loggia. | 137 |
— «Eccoci di nuovo,» disse Antonio tirando indietro il capo con un movimento che era usato fare quando s’infastidiva. «Cose tanto comuni non valgon la pena di menarne scalpore. A questo conto, se starnuto e un vicino dice: salute, io gli dovrò essere obbligato tutta la vita?»
Lucy non potè tenersi dal ridere alla singolarità della similitudine, e domandò: «Potrò io, senza offendervi, esprimere la mia ammirazione per il lavoro di questa poltrona, e pel legno giallo lucido del quale è fatta?»
— «Sì, lo potete,» rispose Antonio sorridendo; «mi fa sempre piacere il sentir lodare la gente o le cose di questo paese. La poltrona è legno di olivo, ed è opera di un bravissimo artista. — Se andremo insieme a Taggia, vi mostrerò dei mobili dello stesso legno e dello stesso artefice, che oso dire non istarebbero male nemmeno a Davenne Hall.»
— «Un artista così bravo,» disse Lucy, «dovrebbe andare a Londra. Sarebbe sicuro di farvi la sua fortuna.»
— «È probabilissimo,» rispose Antonio, «ma par che non senta la necessità di farla. La popolazione della Riviera è estremamente affezionata al suo luogo natìo; e stanno fissi a casa loro, coi loro costumi tranquilli; e vanno rare volte fuori se non vi siano stretti dal bisogno. Ma il vostro seggiolaio è qualcosa di più che un abile operajo: è un artista.»
— «Comprendo,» disse Lucy, «come rincresca a chicchessia di lasciar questo paese, molto più ancora a chi abbia l’occhio e il cuore di un artista. Ove potrebbe trovare una natura simile a questa?» e l’occhio suo scintillò di appassionata estasi. Antonio, che l’osservava attentamente, per tutta risposta le disse: «L’aria aperta vi ha già fatto bene; — parete più vivace di questa mattina.»
— «Davvero? mi sento bene e contenta; e si dice, come sapete, che la contentezza contribuisce molto all’aspetto del volto.»
Antonio fissò i suoi neri occhi sugli azzurri e soavi di Lucy, ma non parlò. Il suo sguardo e il silenzio imbarazzarono Lucy. Non sapeva perchè, ma le pareva che da lui le fosse chiesta qualche spiegazione; che piuttosto deluse Antonio quando fu data.
— «Mio fratello non può tornare a casa prima di quattro mesi; e così papà non si cruccierà più per il nostro dimorar qui. Poi, io sono tanto contenta del cavallo, e di potermi seder quivi, e di godere di questa bella veduta! Non ho forse ragione di sentirmi felice?»
— «Certamente,» disse Antonio piuttosto grave e strofi-